La gente va per le strade e della festa del Natale non s’accorge più che per i regali, gli altri sentimenti non sono più che un’eco lontana dei sentimenti profondi da cui erano penetrati i nostri progenitori in simili ricorrenze.
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Venne allora Gesù Cristo, recando la coscienza che esiste nell’uomo qualche cosa di molto più antico, di molto più indipendente; che l’ “Io sono” non contiene soltanto tutto ciò ch’è comune ad un popolo, ma anche ciò che esiste in ogni singola persona, e che anche l’amore dovrà dunque rivolgersi alle singole personalità, per virtù propria. E l’Io che oggi è racchiuso in ognuno di noi, circoscritto e limitato all’esterno, cerca l’amore spirituale al di fuori di sè.
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Così dalle nostre feste spirerà di nuovo un soffio vivificante le anime umane, e in quei giorni l’uomo tornerà a vivere intensamente della piena vita spirituale della Natura.
(Rudolf Steiner, Berlino 1907)